A Los Angeles questa notte si è tenuta la cerimonia di assegnazione dei premi dedicati all’eccellenza televisiva. “Game of Thrones” entra nella storia.
Il Trono di Spade, che da sola quest’anno porta a casa 12 Emmy, vince anche con il colossale e spettacolare episodio La battaglia dei bastardi, premiato per la migliore regia e sceneggiatura di una serie drammatica, mentre Maggie Smith si riconferma all’età di 81 anni la migliore attrice non protagonista in un drama, sua terza volta per Downton Abbey.
Nonostante si siano ripetuti nelle categorie più importanti, con Il Trono di Spade e Veep rispettivamente migliore serie drammatica e migliore comedy, come lo scorso anno, i Primetime Emmy Awards riescono anche a sorprendere in questa 68esima edizione, in particolare con le meritate vittorie di Tatiana Maslany per Orphan Black e Rami Malek per Mr. Robot come migliori interpreti in una serie drammatica.
Un’edizione che incorona sì Il Trono di Spade e Veep, con la star di quest’ultima Julia Louis-Dreyfus nella storia con il suo quinto Emmy consecutivo come migliore attrice in una comedy, ma dominata più di chiunque altro dalla miniserie American Crime Story: Il caso O.J. Simpson, premiata in questa occasione in cinque delle categorie principali, inclusa la più importante, e consegnando a FX lo straordinario risultato di seconda rete più premiata (18 Emmy), poco dietro HBO (22) e davanti a Netflix (9).
Segnaliamo anche la vittoria di Sherlock: L’abominevole sposa (in onda per la prima volta in Italia il 29 settembre su Paramount Channel) come miglior film tv.
L’elenco completo dei vincitori, inclusi i premi nelle categorie tecniche, è disponibile nel sito Emmys.com.