Anche l’incontro con chi ci guida nella pratica yoga varia a seconda delle circostanze: noi vorremmo solo ricordarvi che è importante andare verso chi ci nutre di parole valide a prescindere dall’aspetto fisico o dalle abilità di torsione e contorsione.Molto spesso infatti di rischia di essere folgorati da una personalità e non si va a sentire se l’essenza dell’individuo che abbiamo di fronte risuona con la nostra.
Yoga è anche conoscersi, valutare se e come considerare i proprio limiti, assaggiare possibilità nuove di apertura, lasciarsi andare all’incredibile saggezza del corpo e del respiro. Lo yoga è l’unione con se stessi e con il resto attraverso una pratica completa ed equilibrata, rivolta al miglioramento generale delle proprie condizioni.
Una lezione tipo di yoga
Tappetino e corpo. Respiro e mente libera. A seconda dello stile, molti insegnanti possono avvalersi di strumenti come mattoni, elastici, tappetini specifici. Dipende moltissimo dalla personalità e dalla declinazione che l’insegnante dà a questa immensa disciplina.
La recitazione di mantra e la meditazione vengono gestite dall’insegnante secondo la sua passione e formazione. In alcuni stili, come l’Anusara yoga, c’è una recitazione specifica, ma per esempio il tema può variare ed esser deciso anche sul momento dalla guida.
Ad esempio, per dirne una, se pensiamo a una lezione di antigravity yoga ci saranno strutture apposite per provare un mix di posizioni yoga, con contaminazioni di danza, Pilates e ginnastica ritmica.
Il principiante deve tenere conto delle controindicazioni che non devono spingere a rinunciare, ma che servono per avere un’idea globale della pratica e tenere ben presente che dobbiamo cercare di calibrare il livello di intensità con cui realizzare la tecnica, misurandolo sul nostro fisico.