Sono veri e propri edifici già esistenti e non dei semplici progetti di carta, sparsi per il mondo e integrati perfettamente con l’ambiente queste “meravigliose creature” a impatto zero possono vedersi un po ovunque.
Secondo un rapporto di un’università inglese, nel caso lo standard degli edifici a consumo quasi zero venisse imposto a tutte le nuove abitazioni e ai restauri, l’Europa potrebbe puntare ad una riduzione dei consumi energetici del 40% entro il 2050.
In Italia se volete fare un passo nel futuro, potete andare a vedere l’edificio residenziale K19B a Milano, dotato di un involucro ben isolato per rendere la struttura maggiormente efficiente e un impianto geotermico per il caldo e il freddo, e il nuovo Campus dell’Università Bocconi: il progetto, che verrà terminato fra tre anni, prevede anche un parco di 17.500 mq. Saranno installati anche pannelli fotovoltaici, sistemi di ventilazione e illuminazione naturale.
Edificio k19 di Milano
Se vi trovate invece vacanza in Germania non potete non andare a visitare la mirabolante casa rotante dell’architetto tedesco Rolf Disch chiamata . Progettata con la possibilità di sfruttare totalmente l’energia solare grazie alla rotazione completa che la struttura compie sul proprio asse durante il giorno per seguire la direzione dell’astro.
Casa rotante Heliotrope in Germania capace di ruotare secondo l’orientamento del sole e delle condizioni atmosferiche.
Il lavoro di conversione in energia elettrica per riscaldare gli ambienti è ovviamente svolto dai numerosi pannelli fotovoltaici posizionati sul tetto.
Altri ancora si possono vedere, immersi nella neve in Canada come l’edificio progettato dall’architetto Shafraaz Kaba a Edmonton che vi abita con la moglie, detto “Casa Solare Passiva” o ancora a Hong Kong, la Zero carbon building.