Parliamo di arte contemporanea e di artisti che si fanno largo con opere e materiali con cui creano nuove composizioni artistiche ricreando un nuovo modo di interpretare l’arte.
Fino dai suoi esordi artistici nei primi anni ’60 Gino Marotta (Campobasso 1935) aveva realizzato rilievi, sculture e ambientazioni ritagliando il metacrilato colorato, materiale sino ad allora utilizzato solo per cartellonistica e pannelli pubblicitari. Ricreava in arte la flora e la fauna di una nuova “natura artificiale”.
Nella serie di quadri-rilievi del 2003-2010, utilizzando sempre scarti di metacrilato trasparente e colorato ha dato vita ad una “quadreria artificiale” colorata, sagome plastiche trasparenti dai toni leggeri e dall’atmosfera rarefatta in cui sono riconoscibili piccoli paesaggi immaginari o sognati, quasi istantanee panoramiche o memorie lontane di viaggi esotici. Con i metacrilati colorati di questi ultimi anni ci sono alcune opere della nuova serie “Le Luci colorate” dove all’interno delle lastre trasparenti sono inseriti disegni virtuali e sagome luminose di sue sculture e animali realizzati nel passato. Un momento di lavoro che riprende e ripropone il tema di fondo di una ricerca artistica che Marotta ancora oggi continua.